Un altro appuntamento con la Giunta regionale del CIP Piemonte. Per l'occasione abbiamo intervistato Gabriele Araudo, rappresentante degli atleti CIP della Regione Piemonte per il quadriennio 2025-2028.
In che stato si trova al momento lo sport paralimpico in Piemonte?
Lo sport paralimpico piemontese è reduce da importanti successi ottenuti nella paralimpiadi di Parigi 2024, segno che il lavoro delle Federazioni è stato svolto in maniera attenta e professionale, coadiuvato da allenatori e preparatori atletici formati e preparati per lo sport paralimpico. E grazie anche ai costanti campus formativi che il CIP mette a disposizione sia per gli sport estivi che per gli sport invernali.
Quali sono gli obiettivi principali della Giunta?
L'obbiettivo che si pone la giunta guidata da Silvia Bruno è continuare ad operare in sinergia con le associazioni sportive presenti sul territorio regionale e conseguentemente con le Federazioni sportive di riferimento, in modo da poter coinvolgere maggiormente le persone con disabilità a fare sport. L'obbiettivo principale è sempre quello di utilizzare lo sport come forma riabilitativa fisica e psicologica. Inoltre, il CIP mi ha scelto come informatore paralimpico presso l'INAIL di Torino Centro, in modo da aiutare gli infortunati sul lavoro ad intraprendere l'attività sportiva. Perché l'infortunio, l'incidente o una malattia invalidante non devono fermare la voglia e l'entusiasmo nel praticare lo sport.
Come pensate di rafforzare la presenza e la visibilità degli atleti paralimpici nella regione?
Ci sono diverse progetti in cantiere su come dare visibilità agli atleti. Il CIP e l'INAIL hanno dato vita ad progetto fotografico sugli atleti rappresentativi paralimpici per disciplina, estiva ed invernale, per trasmettere il messaggio che l'atleta paralimpico è soprattutto atleta.
Qual è la situazione attuale degli impianti sportivi accessibili in Piemonte? Dove c’è più bisogno di interventi?
Sullo stato degli impianti sportivi piemontesi posso dirti che la regione Piemonte ha investito e sta investendo molto sulla totale assenza di barriere architettoniche. Personalmente per il progetto CIP/INAIL vado ed effettuare i sopralluoghi negli impianti sportivi per rendermi conto della situazione dell'accessibilità. Chi meglio di un disabile?