Il Comitato Italiano Paralimpico ha preso parte oggi alla Giornata della Salute e Sicurezza sul Lavoro, ospitata presso l’Auditorium Antonio Maglio della Direzione generale Inail a Roma e co-organizzata dall’Istituto insieme al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la partecipazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
L’iniziativa, inserita nel calendario della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro promossa da Eu-Osha, ha riunito le principali istituzioni impegnate nella diffusione della cultura della prevenzione e nella promozione di ambienti di lavoro sempre più sicuri e inclusivi.
Tra i relatori, accanto al ministro del Lavoro Marina Calderone, al direttore generale dell’Inail Marcello Fiori, al presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza Guglielmo Loy, al direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro Danilo Papa e al comandante del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro Antonio Bandiera, è intervenuto anche il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Marco Giunio De Sanctis.
Nel suo intervento, il presidente De Sanctis ha sottolineato come la sicurezza, la tutela della salute e la prevenzione siano valori che accomunano il mondo del lavoro e quello dello sport paralimpico:
“L’attività sportiva – ha dichiarato – rappresenta uno straordinario strumento di rinascita personale e sociale per chi, a seguito di un infortunio sul lavoro, affronta un percorso di riabilitazione. Attraverso lo sport, le persone ritrovano autonomia, fiducia e una nuova prospettiva di vita. È questo il senso più profondo della nostra missione come Comitato Italiano Paralimpico: accompagnare ogni persona verso la piena inclusione e la partecipazione attiva alla comunità”.
De Sanctis ha inoltre ribadito l’importanza della collaborazione tra il CIP e l’Inail, un rapporto che da anni si fonda su progetti condivisi di avviamento allo sport per persone con disabilità da lavoro, con l’obiettivo di favorire il recupero psicofisico e il reinserimento sociale attraverso l’attività motoria e agonistica.
A testimoniare in modo concreto questo legame tra riabilitazione e sport, l’intervento dell’atleta paralimpico Edoardo Giordan, medaglia di bronzo nella sciabola alle Paralimpiadi di Parigi 2024.
Giordan ha raccontato il suo percorso, dalla perdita di una gamba a seguito di una diagnosi errata fino ai successi internazionali nella scherma:
“Durante la riabilitazione ho trovato nella scherma la mia nuova strada. Lo sport mi ha restituito una dimensione di libertà e di futuro che credevo perduta”.
Una storia di forza e determinazione che incarna pienamente i valori del movimento paralimpico e che, come ricordato da De Sanctis, dimostra come “il lavoro sinergico tra istituzioni, medicina e sport possa restituire dignità, indipendenza e speranza”.
La Giornata ha offerto anche un ampio spazio alle innovazioni tecnologiche e scientifiche sviluppate da Inail nel campo della prevenzione, della formazione e della riabilitazione: dagli esoscheletri per la deambulazione assistita ai sistemi di addestramento in realtà virtuale per la sicurezza nei cantieri.
Un percorso di ricerca che si intreccia idealmente con la missione del Comitato Italiano Paralimpico, impegnato a promuovere l’autonomia e il benessere delle persone con disabilità attraverso lo sport.
Nel corso dell’evento, il ministro Marina Calderone ha presentato la proposta di un “Patto nazionale per la sicurezza”, volto a unire istituzioni, imprese, scuole e società civile in un impegno condiviso per la tutela della vita e della dignità del lavoro.
Un messaggio raccolto anche dal mondo paralimpico, che – come ha ricordato De Sanctis – “vuole essere parte attiva di questo percorso culturale e valoriale, affinché nessuno resti indietro, né nel lavoro né nello sport”.