Il movimento paralimpico in lutto, è scomparso Massimo Catarinucci

Il saluto commosso del Presidente De Sanctis: "Ciao grande amico Massimo!"

Il movimento paralimpico in lutto, è scomparso Massimo Catarinucci

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E' scomparso improvvisamente Massimo Catarinucci, dirigente sportivo paralimpico di lungo corso, una carriera ultra quarantennale, la sua. L'ultimo ruolo ricoperto, quello di Rappresentante Organi Territoriali Provinciali Centro nel Consiglio Nazionale CIP. Presidente della Polisportiva Disabili Foligno, in passato è stato vice Presidente del CIP Umbria. 

"Credo sia uno degli ultimi atti che avrei voluto porre in essere, quello di dedicare poche ma sentite parole al mio grande amico Massimo Catarinucci per la sua scomparsa prematura e improvvisa. Lo conobbi nel 1985, in quanto già attivo, insieme all'altro grande comune amico Francesco Emanuele, all'interno del Comitato Regionale FISha Umbria e da quel momento stringemmo un forte legame affettivo che favorì il nostro cammino nell'ambito della FISha e della FISD. Ci univano le molteplici affinità elettive (non a caso era del segno della bilancia come me) e l'amore incondizionato per il movimento sportivo paralimpico, tanto da frequentarci assiduamente per anni, soprattutto con la meravigliosa moglie Graziella, ex arciera paralimpica, i figlioli Simone e Filippo, Francesco Emanuele e l'ex Presidente FISD, Antonio Vernole. Abbiamo sempre mantenuto un'amicizia vera e intensa, nonostante il mio allontanamento dal movimento paralimpico per presiedere la Federazione Italiana Bocce, e quando lo chiamai per annunciargli la mia decisione di candidarmi alla presidenza del CIP, la sua gioia esplose con la frase "Indimenticabile!", formulatami prima che finissi di parlare, "tutta la vita con te!". A quel punto, mi venne spontaneo chiedergli di candidarsi al Consiglio Nazionale in rappresentanza dei Comitati Provinciali dell'area Centro, allo scopo di coronare una carriera dirigenziale ultra quarantennale. Ma il destino è spesso beffardo e dopo la prima riunione di Giunta Nazionale mi parlò di un probabile melanoma che lo preoccupava, ma non più di tanto, sicuro di risolvere in fretta e al meglio tale criticità. Durante il primo Consiglio Nazionale del 9 settembre, lo vidi più sofferente e dimagrito, destando in me più apprensione, tanto che lo chiamai più volte per avere dettagli precisi sulle sue condizioni fisiche. L'altro ieri l'ho sentito al telefono ma era all'ospedale per accertamenti, la conversazione è stata breve, senza immaginare che sarebbe stata l'ultima. Pertanto, oltre al ricordo indelebile che conserverò di lui, alla sua famiglia giunga la considerazione e l'affetto dell'intero movimento paralimpico che rappresento. Ciao grande amico Massimo!". Questo l'ultimo saluto del Presidente De Sanctis.

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