Il Presidente De Sanctis in visita in Molise dove ha incontrato il Governatore della Regione, Francesco Roberti

Un incontro cui hanno partecipato anche i vertici dell'Università degli Studi del Molise e il CUS Molise

Il Presidente De Sanctis in visita in Molise dove ha incontrato il Governator...

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Si è svolto ieri, a Campobasso, l'incontro istituzionale del Presidente CIP, De Sanctis, con il Presidente del Consiglio Regionale Molise, Ing. Francesco Roberti, alla presenza del Presidente regionale CIP, Donatella Perrella. L'occasione è stata utile per uno scambio di saluti, a pochi mesi dall'insediamento di De Sanctis al vertice del CIP, e per confermare reciprocamente la massima collaborazione della Regione per favorire la massima inclusione sociale delle persone con disabilità, attraverso un finanziamento ad hoc. All’incontro era presente anche una rappresentanza dell’Università degli Studi del Molise, nella persona del Prof. Germano Guerra, Delegato dal Rettore UniMol per lo Sport, e il CUS Molise guidato dal suo Presidente, Maurizio Rivellino. Un confronto costruttivo, dedicato alla promozione dello sport paralimpico, all’inclusione e allo sviluppo di nuove opportunità per gli atleti e le realtà sportive del Molise.
"Il Molise è una Regione che fa tanto per il movimento paralimpico - ha detto De Sanctis -, pertanto voglio sottolineare ancora una volta che occorrono politiche strategiche unitarie, senza le quali non si raggiunge alcun obiettivo. Oggi abbiamo il CONI e il CIP che percorrono una strada comune, nonostante le difficoltà della nuova direzione sportiva nazionale rappresentata da cinque interlocutori: CIP, CONI, Sport e Salute, il Dipartimento e il Ministro dello Sport, un coacervo istituzionale in cui non è sempre facile districarsi. Ci si è accorti finalmente dell’importanza dello sport, inserito in Costituzione, in quanto è il veicolo più importante, che coinvolge tutti i settori del Paese, perché è trasversale e universale. Io devo avere rapporti con tutte le Istituzioni nazionali, il Governo e la Presidenza della Repubblica".
"Con l'ingresso in Costituzione del diritto allo sport, si è codificata la materia, ma non siamo ancora all’avanguardia in tema di disabilità e in particolare sportiva, diversamente da quanto accade in altri Paesi che hanno sviluppato, anzi tempo, una cultura dell'accessibilità. Il perimetro del CIP è sportivo, ma la disabilità è globale, in quanto insita nell'uomo, che in età avanzata ci si deve confrontare in modo naturale. Ecco perché dovremmo costruire un mondo a misura di uomo, non della persona disabile, questo è il principio universale che mi ostino ad esternare".
"Tra i miei compiti c’è quello di contribuire affinché ai nostri atleti sia accordata la considerazione che meritano, la stessa che hanno gli atleti olimpici e non solo durante i Giochi Paralimpici, ma ogni giorno. Per garantire pari diritti a tutti, si deve partire dall'accessibilità degli impianti, che in Italia, soprattutto quelli preesistenti, non consentono sufficientemente la pratica sportiva paralimpica".
"È una questione culturale, e io voglio ripartire dai Territori, che sono la nostra forza per esprimere tutto il nostro potenziale. Sempre cercando di mettere in campo azioni unitarie, da nord a sud, fatte salve le differenze geografiche, ma sempre secondo un progetto univoco".

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