Il Presidente del CIP Marco Giunio De Sanctis alla 42ª Assemblea ANCI

De Sanctis: "Lo sport è un diritto e deve essere accessibile a tutti”

Il Presidente del CIP Marco Giunio De Sanctis alla 42ª Assemblea ANCI

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Nella cornice della 42ª Assemblea Nazionale dell’ANCI, svoltasi oggi presso la Sala Brunelleschi di Bologna, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) Marco Giunio De Sanctis è intervenuto alla tavola rotonda “Lo sport in Costituzione”, insieme a rappresentanti delle istituzioni e del mondo sportivo nazionale, tra cui il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale Beniamino Quintieri, e il Capo Dipartimento per lo Sport Flavio Siniscalchi.

Nel suo intervento, il Presidente De Sanctis ha sottolineato l’importanza dell’inserimento dello sport in Costituzione come riconoscimento fondamentale del suo ruolo sociale, culturale e di benessere, pur evidenziando i ritardi e le criticità ancora presenti nel sistema sportivo italiano.

“Lo sport in Costituzione è un grande traguardo che è arrivato, però, molto in ritardo. È ovvio che sport è benessere, è salute psicofisica, è integrazione, è inclusione. Tutti termini che oggi vanno di moda ma che sono sempre stati presenti nell’ambito dello sport” – ha dichiarato De Sanctis. – “Il CONI ha svolto un ruolo fondamentale nella diffusione e nella crescita dello sport, ma noi, come Comitato Italiano Paralimpico, abbiamo il dovere di occuparci anche di avviamento e promozione. Nessun altro Paese al mondo ha la struttura organizzativa del CIP, e questo deve essere per noi motivo di orgoglio.”

De Sanctis ha inoltre posto l’accento sul tema cruciale dell’accessibilità degli impianti sportivi e sulla necessità di una visione integrata che coinvolga istituzioni, enti locali e società sportive.

“Il vero vulnus dello sport è l’impiantistica: possiamo costruire nuovi impianti, ma se quelli esistenti restano inaccessibili non servono a nulla. Ma anche le società sportive che da sempre sono basate sul volontariato e che hanno bisogno non tanto di risorse economiche quanto di mezzi di supporto di attenzione da parte del Governo e di tutte le istituzioni sportive.  Dobbiamo costruire una società a misura dell’uomo in quanto la disabilità è insita nell’uomo, non del disabile. La disabilità è insita nell’uomo e prima o poi riguarda tutti” – ha aggiunto il Presidente del CIP.

Il numero uno del movimento paralimpico italiano ha infine richiamato la necessità di fare squadra tra istituzioni e mondo sportivo, promuovendo formazione, competenze e sostegno concreto alle società sportive.

“Lo sport deve essere un diritto per tutti. Dobbiamo superare le barriere economiche e strutturali, soprattutto negli sport paralimpici, come quelli invernali che restano inaccessibili per i costi. Serve una sinergia tra CIP, CONI, Sport e Salute, Credito Sportivo e Comuni: solo una politica unitaria può garantire benefici concreti allo sport e alla società. Le società sportive sono il cuore del sistema e vanno sostenute con competenze e risorse. Con il Presidente Quintieri stiamo lavorando a un protocollo specifico per il mondo paralimpico. Inoltre abbiamo deciso di investire nella formazione di figure esperte. Servono figure formate, capaci di orientare e sostenere atleti, società e istituzioni. In quest’ottica, i disability manager rappresentano una risorsa fondamentale: figure professionali che già collaborano con molti Comuni e sulle quali il CIP sta investendo, anche attraverso corsi di formazione dedicati. Ciò che manca oggi sono competenze specifiche sul mondo dello sport paralimpico, e dobbiamo colmare questo vuoto per garantire una crescita strutturata e sostenibile” – ha concluso De Sanctis.

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