La “lezione” dei campioni paralimpici

La “lezione” dei campioni paralimpici

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Al Civico in scena le eccellenze paralimpiche al servizio delterritorio: venerdì 26 novembre ospitiin città i campioni paralimpici, prontia raccontarsi e a innescare la scintillaperché qualcosa di grande possa succedere anche a livello locale. Unagiornata per fermarsi a riflettere sulleopportunità che il mondo paralimpico offre, sia alle persone con disabilità, sia alle persone senza disabilità. «Dopo l'apertura del laboratorio di Meccatronica e Robotica diIti Omar, abbiamo organizzato questa serata in collaborazione con Massimiliano Manfredi – così ha introdotto la serata il sindaco Andrea Baldassini –Si parla di disabilità, di campioni, si parla di studenti e scuole, dirobotica e tecnologia»; ciò che è necessario è non aspettare sempre chequalcosa accada per poter dare il meglio di sé. E sono le storie dei campioni paralimpici passati sul palco asottolineare il messaggio “quando haiun grande sogno, se lo vuoi lo puoir a g g i u n ge r e ”. Ad accogliere gli ospitisul palco il giornalista Claudio Arrigoni, che per primo ha raccontato lastoria di Andrea Liverani, bronzocarabina paralimpica a Tokyo, haportato con sé l'entusiasmo della medaglia e la voglia di fare qualcosa digrande. Anche Daniele Montanari eMattia Allesina, campioni a Dubainel karate down, hanno dimostrato laloro professionalità nella disciplinaparalimpica. La voglia di fare per sestessi e per gli altri accomuna moltidei campioni paralimpici: Alessandro Ossola, atleta di Tokyo e ChantalPistelli Mclelland, atleta Adaptivesurf, hanno raccontato la loro storiadopo gli incidenti e la voglia di ripartire «dalle prime sfide – ha sottolineato Ossola –Volevo imparare acamminare bene, poi ho ripreso conlo sport» e da lui è nata anche l'associazione Bionic People per aiutaregli altri. Così come Roberto Bruzzone ha dato il via ai walk camp perinsegnare a camminare bene. Presente anche Daniele Cassioli, campione cieco sci nautico ha portato consé l'importante messaggio del fare:«Non aspettare di perdere una gambaper trovare la forza che è già in te» hasottolineato. Sul palco anche GiuliaCapocci, n.4 al mondo in tennis incarrozzina; Francesco Giani, ideatore del sistema SFS, strumento pergarantire la massima sicurezza nelvolo paralimpico; Maurilio Massara,rappresentante dell'unità spinale diNovara, Antonello Brustia con Chiara de Paulis per Ashd Novara e irappresentanti di PolhaVarese e diLule onlus. In sala molti rappresentanti della politica, atleti paralimpici,associazioni di categoria presenti fisicamente o con un video messaggiodi saluto a sottolineare l'importanzadel fare rete insieme, «mettere le persone in condizione di fare – ha sottolineato Manfredi – dare la possibilità di sfruttare le qualità piuttostoche vedere quello che non possonofare. Questo è l'obiettivo e per questoserve fare rete insieme.

Tratto da Il Corriere di Novara del 26 novembre. Di Silvia Biasio

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