Lo sport come fattore chiave per le politiche europee: il Presidente De Sanctis alla Bocconi per un’Europa più inclusiva

“Lo sport è un veicolo identitario intrinseco, capace di unire e rappresentare la nostra cultura nel mondo”

  • Categoria: Dal Comitato
  • Data: 24.10.25
  • Autore: Ufficio stampa
Lo sport come fattore chiave per le politiche europee: il Presidente De Sanct...

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Il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Marco Giunio De Sanctis, ha partecipato questa mattina all’Università Bocconi all’evento “Lo sport come fattore chiave per le politiche europee. Gli impatti di Olimpiadi e Paralimpiadi nella nostra società”, alla presenza della Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, del Rettore Francesco Billari, del Presidente del CONI Luciano Buonfiglio e di numerosi rappresentanti istituzionali e del mondo sportivo.

Nel suo intervento, De Sanctis ha sottolineato il valore strategico e identitario dello sport come strumento di diplomazia e coesione, ricordando la recente firma di un nuovo protocollo d’intesa tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministro per lo Sport e i Giovani, il CONI e il CIP, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare lo sport italiano a livello internazionale.

“Lo sport è un veicolo identitario intrinseco, capace di unire e rappresentare la nostra cultura nel mondo”, ha dichiarato De Sanctis.

Rievocando la sua esperienza personale a Torino 2006, prima edizione italiana dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, De Sanctis ha ricordato come la principale eredità di quell’esperienza sia stato “un cambiamento culturale e mentale profondo nella popolazione e nelle istituzioni, che ha contribuito a rendere il Paese più inclusivo e consapevole del valore dello sport paralimpico”.

Il Presidente del CIP ha poi evidenziato l’impegno comune di CIP e CONI nel lavorare “nella stessa direzione”, per un sistema sportivo realmente integrato e coeso.

“Lo sport è universale — ha affermato — ma quello paralimpico possiede una forza in più: quella di trasformare la cultura e la struttura stessa delle città. È per questo che rimane un grande rammarico non aver più avuto Roma come città ospitante delle Paralimpiadi: un evento che avrebbe potuto segnare una svolta anche infrastrutturale in un Paese dove ancora l’80% degli impianti sportivi risulta inaccessibile”.

De Sanctis ha infine sottolineato la necessità di creare i presupposti per grandi eventi accessibili e sostenibili, ricordando come le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 rappresentino un’occasione straordinaria non solo per le regioni ospitanti ma per tutto il Paese.

“I Giochi porteranno benefici diffusi – ha concluso – in termini di attrattività turistica, scambi commerciali e opportunità di cooperazione internazionale. È fondamentale sfruttare i progetti comunitari per lo sport, che rappresentano un volano decisivo per la crescita e la modernizzazione del sistema sportivo nazionale.”

L’intervento del Presidente De Sanctis si è inserito in una giornata di lavori che ha visto la partecipazione di istituzioni europee, rappresentanti del mondo accademico e del movimento olimpico e paralimpico, confermando il ruolo centrale dello sport come motore di integrazione, sviluppo e diplomazia europea.

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