Presentato a Pesaro il Progetto Parapentathlon

Domenica 7 maggio si è svolta la prima manifestazione promozionale

Presentato a Pesaro il Progetto Parapentathlon

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Domenica 7 maggio 2023 si è tenuta la prima manifestazione promozione del Progetto Parapentathlon, presso il Campo Scuola Comunale di via Respighi a Pesaro. Per una manifestazione più inclusiva possibile, la Fipm ha deciso di aprire la prova a tutte le classi di disabilità. All’evento hanno partecipato numerosi ragazzi di Pesaro, tra cui gli studenti dell’Istituto D’istruzione Superiore “A. Cecchi”, presenti anche alla conferenza stampa di presentazione, accompagnati dalla prof.ssa Anna Ritucci, referente del gruppo di Inclusione dell’Istituto.

Gli aspiranti atleti del CIP Marche erano circa una ventina; tra di loro erano presenti due eccellenze del mondo paralimpico marchigiano, Lorenzo Marcantognini e Anna Maria Mencoboni. Per l’occasione sono state modificate tre batterie, una per gli atleti con disabilità fisiche e due per gli atleti con disabilità intellettivo relazionali.

Le parole del Presidente del Cip Luca Pancalli: Io sono nato nuotatore, poi pentatleta, e il primo amore non si scorda mai. Sono legato a Pesaro, c’ero ai Campionati Italiani organizzati nel 1980, e ricordo che per noi giovani pentatleti allora il pentathlon era a Roma e a Pesaro. Una passione che ho tentato portare avanti pensando al parapentathlon. Erano anni che provavamo a partorire un’idea, seppure embrionale. Ne ho parlato tante volte anche con il Presidente dell’Uipm (Union internationale de pentathlon moderne, ndr) Schormann, ma non ci eravamo mai riusciti. Per questo sono particolarmente grato alla Fipm, al Presidente Bittner, ad Adriana Fabbri, che si sono adoperati affinché si potesse avviare questo percorso. Credo, tra l’altro, pur essendo tra i romantici che ricordano il pentathlon moderno come era una volta, che il parapentathlon con questo nuovo modello di pentathlon olimpico possa avere molte più possibilità, perché tolta l’equitazione il resto è assolutamente modificabile. Oggi accade qualcosa di importante: una Federazione con la quale avevamo un rapporto di tipo convenzionale, inizia a stringere il proprio impegno sulla parte paralimpica, e questo è importante perché coinvolge maggiori attori e comporta una condivisione di responsabilità non soltanto sul piano sportivo, ma porta a una crescita di coscienza sociale. E con la crescita di coscienza sociale si arriva ad una crescita culturale del Paese. Il Coni e il Cip sono riusciti a costruire un modello vincente, forse siamo l’unico modello di interazione assoluta sulla presa in carico e la presa in cura di una dimensione sportiva, nel Paese. Se questo avvenisse in tutti i settori della vita quotidiana dei disabili nella società civile, sicuramente saremmo un Paese migliore. La nascita del percorso sul parapentathlon, dunque, non è una piccola cosa, perché si inserisce in questo ambito, ed è un ulteriore aspetto di impegno di politica sportiva che aiuterà questo Paese a crescere. Da innamorato di pentathlon posso dire che vedere tanti giovani che proveranno quanto è splendido cimentarsi in tante discipline credo che renderà orgogliosi tutti noi. Dopo tanti anni che ci abbiamo provato, voi ci state riuscendo, e da parte mia avrete sempre tutto il sostegno possibile”.

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