Rowing for Paris: a Torino la 17^ edizione della regata organizzata dalla Società Canottieri Armida

Il capoluogo piemontese simbolo di inclusione

Rowing for Paris: a Torino la 17^ edizione della regata organizzata dalla Soc...

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Un vero e proprio trionfo per tutto il mondo dello sport: non possono esserci parole più adeguate per descrivere la 17° edizione della Rowing for Paris – Paralympic Games 2024, regata di canottaggio per tutti organizzata dalla Società Canottieri Armida di Torino  in collaborazione con le altre società remiere cittadine, il C.I.P. Comitato Italiano Paralimpico, la F.I.C. Federazione Italiana Canottaggio, la F.I.S.D.I.R. Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettive e Special Olympics Italia e con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e della Città di Torino.

Un grande evento in grado di crescere, consolidarsi, evolversi, svilupparsi e trasformarsi in un simbolo di inclusione a 360°: sono state oltre 300, infatti, le persone che in questa tre giorni hanno attraversato la sede storica di Viale Virgilio 45, nella suggestiva cornice del Parco del Valentino, per contribuire a rendere questo nuovo appuntamento con la “Rowing for” indimenticabile: oltre ai tantissimi atleti, non si possono non citare anche dirigentitecnicifamiliariamicivolontari. Un risultato ancora più notevole perché è riuscito a unire in un’unica grande famiglia squadre provenienti da ogni parte d’Italia, a cui si sono aggiunti equipaggi da InghilterraIrlandaPortogallo e Scozia. Non potevano mancare le gare (in acqua e indoor al remoergometro) con protagonisti atleti con disabilità motorie, sensoriali e intellettive, suddivise in eventi Pararowing e FISDIR validi e non validi per la classifica nazionale della Pararowing League e nel Meeting Nazionale Special Olympics. A esordire ufficialmente, da questo punto di vista, è stato un nuovo modello di classificazione a tre categorie basato sul grado di autonomia, con i partecipanti suddivisi in atleti che necessitano di supporto, atleti autonomi e atleti con abilità miste; “fuori menù” anche il gustoso dessert conclusivo della regata sprint con gli equipaggi 8+.

Il Trofeo “Rowing for Paris – Paralympic Games 2024” è stato assegnato alla Canottieri Gavirate. Il Trofeo “Compagnia di San Paolo” per il miglior equipaggio 4GIG+ PR3 Misto è andato alla Canottieri Padova. Il Trofeo “Banca Fideuram” per il miglior equipaggio 4GIG+ PR3 II Misto è andato all’Accademia del Remo Napoli. Il Trofeo “Marilena Goria” alla miglior atleta femminile è andato ad Ella Keady del Tribesmen Rowing Club di Galway (Irlanda). Il Trofeo “Marco Lucisano” al miglior atleta maschile è andato pari merito a Giulio Guerra della Canottieri Milano e a Daniele Matullo della Canottieri Armida.

Ad arricchire ulteriormente di significato la 17° “Rowing for” ha contribuito in modo fondamentale la partecipazione di tre progetti che vedono il canottaggio come strumento di inclusione

IMAS International Mixed Ability Sports – Movimento sportivo che propone un approccio attento alla rimozione delle barriere sociali e fisiche che ostacolano la partecipazione sportiva senza distinzione di abilità, età, genere, esperienza, orientamento sessuale o scarsa autostima. Gli allenamenti a terra e in barca sono strutturati favorendo la reciproca collaborazione e comprensione delle necessità con il fine di unire le forze,  permettendo così di esprimersi in equipaggi misti.

Remare in Libertà – Promosso dalla Federazione Italiana Canottaggio in collaborazione con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia e con il contributo del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Sport e Salute con l’obiettivo di avvicinare alle attività remiere i giovani detenuti di sei Istituti Penitenziari Minorili (IPM), i minori e giovani adulti in carico ai servizi della Giustizia Minorile e agli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni con provvedimenti penali e tutti i minori con provvedimenti civili, ossia quei provvedimenti disposti dal Tribunale per Minorenni in sede civile, con finalità di tutela. Il progetto ha l’obiettivo basilare di sensibilizzare le ragazze e i ragazzi alla socialità, all’integrazione e alla condivisione dei valori che lo sport del remo porta con sé: disciplina, rispetto dell’ambiente naturale, delle regole e degli altri, spirito di squadra, sana competizione, resilienza.

Sport terapia integrata – Nato dalla collaborazione tra la Società Canottieri Armida e UGI Unione Genitori Italiani contro il Tumore dei Bambini, che ha visto protagonisti sul fiume i piccoli pazienti seguiti dall’associazione, impegnati durante la stagione in un corso di canottaggio che sottolinea l’importanza della disciplina nella valorizzazione del benessere e sulla salute psico-fisica della persona.

Si ringraziano per il supporto dato alla manifestazione i sostenitori MartinoliSmatCristina Siletto ConsultingMouzee Srl e Ottino Srl. Si ringraziano per la presenza in occasione della Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down, inoltre, Coordown   Un ringraziamento particolare, infine, va a tutti i volontari che hanno contribuito alla perfetta riuscita della manifestazione.

Gian Luigi Favero (Presidente della Società Canottieri Armida): La Rowing for Paris è una manifestazione che si sta ingrandendo sempre di più. Durante questa 17° edizione abbiamo toccato quota 300 atleti, con un successo notevole ottenuto anche grazie alla presenza di “Remare in libertà”. Nonostante la grande quantità di eventi e di persone, tutto si è integrato alla perfezione: questa è la dimostrazione pratica di come il futuro del canottaggio debba guardare in questa direzione; con il passaggio alla Rowing for Los Angeles, infine, speriamo di avere squadre anche dagli Stati Uniti.

Marta Levi Montalcini (Consigliera delegata per il Settore Pararowing della Società Canottieri Armida)Ho sempre vissuto la Rowing for Paris come un’esperienza bellissima ma quest’anno, con il mio nuovo ruolo, lo è stato ancora di più. È davvero una grande soddisfazione vedere i ragazzi e le proprie famiglie tutti riuniti qui all’Armida per un obiettivo comune, gareggiando e divertendosi insieme; a questo si aggiunge l’emozione nell’osservare le relazioni nate e cresciute negli anni anche tra società diverse, segno di un riconoscimento reciproco che va al di là dei colori.

Cristina Ansaldi (Coordinatrice del Settore Pararowing della Società Canottieri Armida): Abbiamo visto delle bellissime gare ed è stata una regata molto intensa sia dal punto di vista della partecipazione che dei contenuti. Le squadre straniere hanno portato una ventata di stimoli grazie al confronto tra società, tecnici e atleti, anche in termini di organizzazione di eventi per il prossimo anno; la Rowing for è diventata una manifestazione non più legata solamente al canottaggio per atleti disabili ma un evento inclusivo di chi condivide la passione per il fiume e per il canottaggio.

Flavio Siniscalchi (Capo Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri): Iniziative come “Remare in libertà” diffondono i valori di uno strumento straordinario come lo sport coinvolgendo una delle categorie più vulnerabili, fatta da ragazzi che in passato hanno commesso degli errori e che hanno necessità di reinserirsi nella società. Il Ministero dello Sport punterà molto sulla parte infrastrutturale, partendo proprio dalle scuole e mettendo come target principale proprio i giovani.

Giuseppe Cacciapuoti (Direttore Generale della Direzione Personale, Risorse e Attuazione Provvedimenti del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia): Lo sport è, da sempre, uno straordinario veicolo per trasmettere valori come solidarietà, senso del sacrificio, senso del gruppo e senso di appartenenza: proprio per questo motivo, lo sport figura in tutti i progetti educativi rivolti ai ragazzi che entrano nel circuito della giustizia. L’esperienza di “Remare in libertà” ha coinvolto 180 ragazzi in tutta Italia, di cui 32 impegnati qui a Torino.

Domenico Carretta (Assessore allo Sport della Città di Torino): Il binomio sport e inclusione va sostenuto perché aiuta a tenere insieme i pezzi di questa città: dobbiamo fare di tutto affinché luoghi come l’Armida diventino presidi sociali in grado di attutire le tensioni che esistono. Torino sta dimostrando di essere capitale dello sport grazie ai parchi, al fiume e a strutture straordinarie, oltre ad un patrimonio umano fatto di professionisti e volontari; è importante veicolare e sostenere messaggi importanti come quello trasmesso dalla Rowing for Paris.

Giuseppe Abbagnale (Presidente FIC Federazione Italiana Canottaggio): La Rowing for Paris organizzata dall’Armida è, da sempre, un grande simbolo di inclusione: essere arrivati ad una 17° edizione costantemente in crescendo non può che far piacere, soprattutto per il suo spirito e il suo significato. Attraverso “Remare in libertà”, uno dei tre progetti della Federazione sostenuti da Sport e Salute, offriamo un’opportunità di reinserimento sociale attraverso la pratica sportiva a ragazzi che stanno vivendo una situazione particolarmente problematica.

Pierangelo Ariberti (Referente Tecnico Nazionale Canottaggio della FISDIR Federazione Italiana Sport Paralimpici Degli Intellettivo Relazionali): La Rowing for Paris è una manifestazione bellissima e piena di amici, tornare qui ogni anno è un piacere perché è una grande festa dove tutti sono inclusi e il divertimento assicurato. Per noi tecnici  rappresenta anche l’occasione di visionare per la prima volta atleti nuovi che possono rappresentare il futuro del canottaggio pararowing; l’Armida, in particolare, ha contribuito con due atleti ad ottenere le 20 medaglie conquistate ai Global Games.

Martino Corazza (Direttore di IMAS International Mixed Ability Sports) – Per noi, Torino è speciale perché il movimento mixed ability italiano è nato proprio qui con l’esperienza del rugby, per poi allargarsi anche ad altre discipline. Torino, inoltre, è molto europea e rappresenta l’unione di diverse possibilità, tra cui quella di remare tutti insieme sulla stessa barca: siamo davvero molto felici di partecipare ad un evento compreso nella mappa internazionale del canottaggio inclusivo e la presenza di così tante persone da Inghilterra, Irlanda, Portogallo e Scozie è lì a dimostrarlo.

Stefano Mossino (Presidente del CONI Piemonte): La Rowing for Paris è un caposaldo del canottaggio internazionale perché, fino a vent’anni fa, i grandi risultati ottenuti dagli atleti con disabilità sembravano solo un sogno, una prospettiva: l’esperienza dell’Armida nel settore pararowing hanno dimostrato come un’idea possa essere creata, sviluppata e ingrandita grazie all’impegno quotidiano. “Remare in libertà” è invece il simbolo della positività dello sport come strumento essenziale di rinascita e della grandezza del nostro movimento remiero.

Silvia Bruno (Presidente del CIP Comitato Italiano Paralimpico Piemonte): Il canottaggio è, da sempre, uno degli sport che ci dà maggiori soddisfazioni e la Rowing for dà un contributo fondamentale nel promuovere una disciplina adatta a persone con diverse tipologie di disabilità; la presenza di ragazzi da tutta Italia e da diverse parti d’Europa dimostra la sua grande diffusione, ovunque. La Federazione, inoltre, è una di quelle che lavora meglio dal punto di vista dell’inclusione, a livello territoriale il nostro compito è quello di “remare” in questa direzione anche con le scuole e con l’Inail.

Emilia Lodigiani (Presidente della FIC Piemonte): La Rowing for Paris, che per la sua 17° edizione ha potuto contare su un numero sempre maggiore di partecipanti da tutta Italia e anche dall’Europa, sta letteralmente decollando anche grazie all’entusiasmo di tutti i partecipanti e all’interessante convegno sull’inclusione realizzato nella giornata di venerdì. Quest’anno, inoltre, ha aggiunto un altro importante tassello per il Piemonte e per Torino ospitando il progetto “Remare in libertà”, che ci auguriamo possa proseguire anche in futuro.

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