Sci alpino, Coppa del Mondo di Cortina: Chiara Mazzel trionfa nello Slalom Gigante

  Per la sciatrice trentina e la sua guida Fabrizio Casal si tratta della sesta vittoria in stagione

  • Categoria: Sport
  • Data: 15.03.23
Sci alpino, Coppa del Mondo di Cortina: Chiara Mazzel trionfa nello Slalom Gi...

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Si sono aperte nel segno di Chiara Mazzel le finali di Coppa del Mondo di sci paralimpico di Cortina d'Ampezzo. 

Nello Slalom Gigante di categoria Vision Impaired, la sciatrice trentina, insieme alla sua guida Fabrizio Casal, ha trionfato grazie al tempo di 1:59.00, davanti alla britannica Menna Fitzpatrick (+ 4.14) e alla coreana Sara Choi (+ 7.65). Le uscite nella prima manche delle austriache Veronika Aigner, leader di Coppa generale e di Specialità, ed Elina Stary hanno senz’altro agevolato l’azzurra della FISIP ma gli errori delle avversarie non tolgono nulla alla portacolori dell’Asd Sportabili che, guidata perfettamente da Casal, ha disputato una gara di rilievo assoluto. Un successo che la rimette in corsa per il podio nella Coppa di specialità. Domani l’italiana, nell’ultimo Gigante della stagione, potrebbe agganciarlo in extremis.

“Sono ovviamente soddisfatta, anche se nella prima manche ho commesso qualche sbavatura. E soprattutto – ha riconosciuto l’atleta trentina dopo il traguardo – ho potuto approfittare dell’uscita delle avversarie più forti. Nella seconda manche ho gestito il vantaggio che avevo accumulato nella prima discesa. Alla gara di domani arrivo molto gasata, anche se non potrò vincere la Coppa di specialità: per la frattura al pollice riportata in autunno ho dovuto saltare diverse gare in avvio di stagione e ciò ha compromesso la mia classifica. E' stata comunque una stagione super, la migliore da quando ho iniziato a sciare. Sono molto soddisfatta di me e di quello che sono riuscita a fare con la mia guida".

"E' la nostra sesta vittoria quest'anno - ha commentato Fabrizio Casal - tre in Coppa del Mondo e tre ai Mondiali. Ci dispiace non esserci giocati la Coppa del Mondo generale per aver saltato qualche gara a gennaio però oggi siamo qui e ci siamo divertiti tantissimo". 

Ai piedi del podio della categoria Standing maschile si è fermato con tanto rammarico Federico Pelizzari che aveva disputato una prima manche da favola. L’atleta, tesserato per il Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD), era terzo a soli 6 centesimi dal canadese Alexis Guimond e a 4 dallo svizzero Theo Gmuer, ma nella seconda discesa ha commesso qualche sbavatura che gli ha fatto perdere una posizione. Ha timbrato il crono di 1:52.87, a 2.81 dal vincitore Guimond (1’50”06). Secondo Theo Gmuer in 1’51”36, mentre terzo si è classificato il francese Arthur Bauchet (1’52”14) che dopo una bruttissima prima manche ha recuperato sei posizioni nella seconda con il miglior tempo parziale. “Ho sciato davvero bene, non posso rimproverarmi nulla – ha commentato il lecchese con evidente rammarico – ma purtroppo non è bastato”. Nella stessa gara Davide Bendotti ha conquistato la tredicesima piazza.

Grande delusione, invece, per gli attesissimi Giacomo Bertagnolli (Vision Impaired) e il padrone di casa Renè De Silvestro. Il primo, partito con il pettorale da leader di specialità, è stato squalificato nella prima manche perché fra lui e la sua guida Andrea Ravelli ci sono state in avvio più di due porte di distanza, cosa vietata dal regolamento. Lo sciatore delle Fiamme Gialle è andato in rotazione dopo essere rimasto impigliato con il parabraccio nella seconda porta e ha perso il contatto con la guida nelle porte 5, 6 e 7. Avrebbe potuto mettere in tasca già oggi la Coppa di specialità, se fosse arrivato, perché l’altro leader ex aequo, il francese Hyacinthe Deleplace, era caduto prima che lui partisse. Una chance gigantesca non sfruttata: domani i due sfidanti si giocheranno tutto nel Gigante decisivo.

Tra i Sitting il cadorino è incappato, dopo poche porte, nella rottura di uno dei due stabilizzatori. De Silvestro si è dovuto così fermare in pista per una ventina di secondi e quando è ripartito cercando comunque di arrivare, è caduto a metà del tracciato. La gara è stata vinta dal norvegese Jesper Pedersen in 1’49”63, davanti agli olandesi Jeroen Kampschreur (1’50”46) e Niels De Langen (1’54”58).

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