Tennistavolo: oro per Parenzan allo Slovenia Para Open

Per l'Italia anche la soddisfazione di due medaglie d'argento e due di bronzo

Tennistavolo: oro per Parenzan allo Slovenia Para Open

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E' un'ottima Italia quella che torna da Lasko, dove dall'11 al 14 maggio ha preso parte all'ITTF Slovenia Para Open di tennistavolo paralimpico.

La spedizione guidata dal direttore tecnico Alessandro Arcigli, affiancato dai tecnici Hwang Seunbit, Massimo Pischiutti e Alessandro Sellan, ha piazzato due dei suoi assi nelle finali dei singolari e altrettanti nelle semifinali dello storico torneo a fattore 40 di Lasko, che ha uno spessore simile a quello di Mondiale.

Incredibile Matteo Parenzan, che ha trionfato in classe 6, prevalendo per 3-0 (11-3, 11-6, 14-12) sul thailandese Rungroj Thainiyom e bissando il primo posto ottenuto a fine marzo al Costa Brava Spanish Para Open.

Il 18enne di Opicina ha dominato il primo parziale e nel secondo ha recuperato da 1-3 e dal 5-5 ha piazzato un break irresistibile. Nel terzo è risalito da 1-4 a 5-5, è tornato sotto e ha annullato quattro set-point (7-10 e 11-12). Ha mancato un match-point (11-10) e al secondo (13-12) ha potuto gioire.

In semifinale aveva superato per 3-2 (11-6, 9-11, 13-15, 11-1, 14-12) il greco Georgios Mouchthis, capace di eliminare nei quarti lo spagnolo Alvaro Valera, n. 1 al mondo. 

Parenzan a Lasko è stato travolgente nel girone contro lo statunitense Ian Philip Seidenfeld, oro a Tokyo, e per tre volte si è imposto al quinto set, confermando una tenuta fisica e mentale scolpita nella roccia. Fenomeno.

È poi toccato a Giada Rossi, anche lei meravigliosa in classe 1-2. Nell’atto conclusivo è stata sconfitta per 3-0 (11-13, 6-11, 8-11) dalla coreana Seo Su Yeon, campionessa mondiale del 2018 e argento paralimpico a Tokyo e a Rio 2016.

La 27enne di Zoppola, n. 2 al mondo e la n. 1 del seeding, si è portata in avvio sul 4-1 ed è stata rimontata (4-8), ha appaiato l’avversaria (8-8) e ha poi salvato tre palle set (8-10 e 10-11), perdendo alla terza (11-12).

Nel secondo parziale l’asiatica è scattata sul 6-1, è stata riavvicinata dal 9-3 al 9-6 e ha messo a segno gli ultimi due punti. Rossi, che aveva in panchina la coreana Hwang Sunbit, nella terza frazione si è ripresa da 0-3 a 3-3 e poi da 3-7 a 6-8, ha dovuto fronteggiare quattro match-point (6-10) e ha neutralizzato solo i primi due. 

In semifinale aveva avuto di fronte la sua “bestia nera”, la brasiliana Catia Christina Da Silva Oliveira, che l’aveva eliminata nelle semifinali della rassegna iridata del 2018 a Celje e nei quarti delle Paralimpiadi di Tokyo 2020, e si era presa una rivincita con i fiocchi, vincendo per 3-1 (3-11, 11-8, 11-6, 11-7).

Erano qualificate al penultimo turno anche Michela Brunelli e Carlotta Ragazzini in classe 3 e hanno fatto il massimo, cedendo rispettivamente per 3-0 (5-11, 8-11, 5-11) alla croata Andela Muzinic, n. 4 del ranking, e per 3-0 (6-11, 7-11, 7-11) alla coreana Yoon Jiyu, n. 3. Medaglia di bronzo scintillante per entrambe.

Le emozioni azzurre non si sono esaurite con i singolari, perché Brunelli e Rossi sono scese in campo nella finale del doppio di classe WD5, contro le coreane Seo Su Yeon e Lee Mi Gyu, che hanno ottenuto il successo per 3-0 (11-7, 11-9, 11-8).

Le rivali hanno condotto fin dall’inizio e hanno messo in carniere la prima frazione. Nella seconda Michela e Giada sono passate dall’1-3 al 6-4, poi hanno subìto un break di 6-0 (6-10). Brunelli ha annullato i primi due set-point con il servizio e Rossi il terzo con un pallonetto, ma non è bastato. Alla ripresa del gioco le coreane dal 3-1 sono state agganciate sul 4-4 e dal 7-4 sul 7-7, l’ultimo scatto è stato però decisivo.

Ci sono state presenze italiane in finale anche sul fronte arbitrale, perché Pietro De Pinto e Carmine Vitale hanno diretto i match per il titolo di doppio femminile di classe MD14, vinto dall’ucraina Maryna Lytovchenko e dall’ungherese Zsofia Arloy per 3-0 sulle tedesche Juliane Wolf e Stephenie Grebe, e di classe MD20, che le turche Neslihan Kavas e Merve Demir si sono aggiudicate per 3-0 sulle brasiliane Danielle Rauen e Jennyfer Marques Parinos.

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