XIX Torneo Internazionale di Torball “Città di Torino”: quando lo sport va oltre ogni barriera

XIX Torneo Internazionale di Torball “Città di Torino”: quando lo sport va oltre ogni barriera

XIX Torneo Internazionale di Torball “Città di Torino”: qu...

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Sabato 19 ottobre (dalle 9 alle 18), a Torino, nella Palestra Parri di via Tiziano 43/b, si disputerà la XIX edizione del Torneo Internazionale di Torball “Città di Torino”, organizzato dalla ASD Polisportiva UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino. 8 squadre, di cui 5 italiane e 3 internazionali (provenienti da Austria, Francia e Svizzera) si sfideranno per la conquista del trofeo.

Nato per includere le persone con disabilità visiva, il torball ha qualcosa da dire a tutti, testimoniando nei fatti come l'impegno e lo spirito di squadra permettano di superare tantissime barriere, fisiche e culturali. L'edizione 2018 è rimasta nel cuore di tanti appassionati torinesi. L'anno scorso, infatti, è stata la squadra padrona di casa, cioè quella della Polisportiva UICI Torino, ad aggiudicarsi il trofeo. “L'edizione 2019 – promette Ivano Zardi, presidente della ASD Polisportiva UICI Torino – sarà non meno ricca di emozioni. Vi aspettiamo per vivere insieme una giornata di sport e di incontro”.

Che cos'è il Torball

Storicamente il torball è stato il primo sport di squadra praticato a livello agonistico dalle persone non vedenti. Si gioca lanciando rasoterra un pallone sonoro, su un campo delimitato da cordicelle tese munite di sonagli. Questo sistema consente di individuare con l'udito l'esatta posizione del pallone. Ciascuna due squadre in campo, composte rispettivamente da tre atleti, cerca di segnare una rete nella porta avversaria e di bloccare il pallone quando è diretto versodellela propria porta. Per consentire le operazioni di gioco, il pubblico deve rimanere in silenzio.

La Polisportiva ASD UICI Torino

Nata nel 1980, la Polisportiva ASD UICI Torino crede fermamente nello sport come strumento di integrazione e di crescita per le persone cieche e ipovedenti. Attraverso attività agonistiche e non, infatti, è possibile stimolare in chi ha una disabilità visiva l'autonomia individuale, la percezione dello spazio, il senso dell'equilibrio, la socializzazione. Oggi la polisportiva è in grado di offrire un ventaglio amplissimo di proposte accessibili: dal nuoto alle arti marziali, dalla ginnastica agli sport invernali, senza trascurare la danza (particolarmente interessante il progetto legato al tango). Tutto questo con un fortissimo senso di comunità e con uno spirito di gruppo che sa tenere insieme vedenti e non. Tra le avventure più recenti, un viaggio di 600 km in tandem, da Torino a Venezia, lungo la “Via del Po”.

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