Mondiali di nuoto a Singapore: la chiusura è esaltante, medagliere a 46

"Si conferma lo strapotere dell'Italia del nuoto paralimpico,  pur in assenza delle staffette" ha commentato De Sanctis 

  • Categoria: Sport
  • Data: 28.09.25
  • Autore: Ufficio Stampa
Mondiali di nuoto a Singapore: la chiusura è esaltante, medagliere a 46

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L'onda azzurra ha vinto! 18 ori, 17 argenti e 11 bronzi. Con 46 medaglie complessive l’Italia vince per la quarta volta il Campionato del Mondo appena concluso all’OCBC Aquatic Centre di Singapore. I 31 azzurri hanno scritto un capolavoro superando potenze come gli Stati Uniti e la Cina. Questo successo è stato reso possibile anzitutto dagli atleti, dalle società, dagli allenatori e dallo staff tecnico nazionale composto dal ct Roberto Bonanni, e da: Gloria Benedetti, Francesco Bonanni, Francesco Piccinini, Marcello Rigamonti.

Le gare.

Inizio adrenalinico per l’Italia in questo ultimo giorno di gare all’OCBC Aquatic Centre di Singapore. Emozione alle stelle nella finale dei 100 stile libero S7 dove l’azzurro Federico Bicelli (GS Fiamme Azzurre/Pol Bresciana no frontiere) intasca uno splendido argento in una gara davvero combattuta. Il bresciano, ha saputo affrontare con grinta e determinazione la vasca di ritorno fino a toccare la piastra per secondo a 1’00”80 siglando anche il nuovo primato italiano. Davanti a lui solo il potente ucraino, Andrii Trusov che chiude a 59”90 ritoccando il record dei Campionati già in suo possesso (Manchester 1’00”09). Il bronzo va ad Aleksei Ganiuk (NPA) con 1’03”67.

Simone Barlaam si conferma protagonista assoluto di questi campionati del mondo. Nella finale veloce dei 50 stile libero S9 l’azzurro del Gruppo Sportivo Fiamme Oro e della Polha Varese ha avuto il dominio assoluto conquistando il quarto titolo mondiale con il tempo di 24"20. L'azzurro, primatista mondiale, non ha lasciato margini possibili agli avversari, nuotando con assoluta con autorità. Dietro di lui, la Polonia con Oliwier Krzyszkowski che conquista l'argento in 24"87 ed il norvegese Fredrik Solberg a cui va il bronzo in 25"53.

Monica Boggioni, per la quarta volta, è d'oro sul tetto del mondo dell'OCBC Centre di Singapore. L'azzurra si è imposta nella finale dei 100 stile libero S5 con un sonoro 1'20"65 lasciando la bocca amara alla Ceca Agata Koupilova che chiude soltanto a 1'25"56. Il bronzo va alla Finlandia con Natalie Ornkqvist in 1'27"70. L'atleta appartenente al Gruppo Sportivo Fiamme Oro e alla Pavia nuoto, è stata impeccabile dall'inizio alla fine, sapendo trasformare ogni fatica in successo.

Federico Cristiani protagonista nella finale dei 200 metri stile libero S4. L’italiano ha lottato spalla a spalla con il fuoriclasse israeliano Ami Omer Dadaon, chiudendo con un secondo posto grazie al crono di di 2'50"92, a una manciata di secondi dall'oro. L'azzurro parte bene e mantiene il primo posto per quasi metà gara, ma l'esperienza e l'audacia dell' israeliano Ami Omer Dadaon ha fatto da padrona. Oro dunque a Dadaon in 2'55"01 ottenendo anche il record dei Campionati, argento per l'atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle e della Polha Varese, il bronzo invece va a Roman Zhdanov (NPA) in 2'55"01. Nella stessa finale anche Luigi Beggiato, che ha chiude al quinto posto in 3'05"28.

Carlotta Gilli torna sul podio conquistando la sua quarta medaglia individuale, un bellissimo quanto sudato argento nella finale dei 200 metri SM13 nuotato in 2'28"69. L'azzurra capolista nei primi 50 metri cerca di aumentare il ritmo per creare distanza con la sua avversaria, l'americana Olivia Chambers, che però ha saputo accorciare il distacco fino a sorpassare Carlotta Gilli nell’ultima frazione, chiudendo al primo posto con il tempo di 2'25"83. Il bronzo va l’irlandese Roisin Ni Riain, in 2'29"75.

Gabriele Lorenzo chiude la sua prima esperienza mondiale con un altro capolavoro L’azzurro conquista il titolo di campione del mondo nei 100 stile libero S3 fermando il cronometro a 1'33"25, un tempo che vale il record Europeo ed il Record dei Campionati. L'azzurro dal carattere forte e determinato ha preso il controllo della finale fin dalla prima bracciata conducendo in maniera assoluta fino al tocco finale. Alle sue spalle si piazza l’Ucraina con Denys Ostapchenko (1'35"12) e Serhii Palamarchuk (1'36"47), rispettivamente medaglia d'argento e di bronzo.

"46 podi, non uno di meno! Davanti a Stati Uniti e Cina. Si conferma lo strapotere dell'Italia del nuoto paralimpico, pur mancando le staffette. Desidero esprimere il mio più vivo plauso e la mia più profonda gratitudine agli atleti, allo staff tecnico e alla Federazione Italiana Nuoto Paralimpico per l’eccezionale risultato conseguito ai Mondiali di nuoto paralimpico di Singapore.

Un ringraziamento sincero va agli atleti, veri protagonisti di questa stagione iridata: avete dimostrato dedizione, disciplina e una tenacia che ispirano l’intera comunità sportiva del nostro Paese. Ogni medaglia è il frutto di ore di allenamento, sacrifici personali e una costante ricerca della propria massima performance.

Questo successo è di tutti noi: è la manifestazione tangibile della forza del nostro movimento paralimpico, della collaborazione tra atleti, staff e federazione, e della fiducia della comunità nel potenziale dello sport come veicolo di inclusione, solidarietà e eccellenza.
Avanti così, con lo stesso cuore e la stessa determinazione" è quanto dichiarato dal Presidente del Comitato Paralimpico Marco Giunio De Sanctis.

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