Tennistavolo, Mondiali di Granada: Matteo Parenzan è campione del mondo

Storico risultato per il tennistavolo paralimpico italiano. Sfida per l'oro anche per Giada Rossi

  • Categoria: Sport
  • Data: 11.11.22
  • Autore: FITET
Tennistavolo, Mondiali di Granada: Matteo Parenzan è campione del mondo

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Matteo Parenzan a soli 19 anni è il nuovo campione mondiale di classe 6. A Granada, in una storica serata per il pongismo italiano, che non era mai arrivato a tanto, ha battuto in finale per 3-2 (3-11, 14-12, 11-9, 9-11, 11-6) il thailandese Rungroj Thainiyom, al termine di un incontro disputato in modo favoloso

Nel primo set l'asiatico è partito da lontano e ha preso agevolmente il sopravvento. L'azzurro non è, però, uno che si scoraggi di fronte alle difficoltà e al ritorno al tavolo è passato a condurre (4-2). Ha subìto un break di 7-0 (4-9) e di nuovo la sua tempra di combattente è salita alla ribalta. Sei punti di seguito a referto lo hanno portato alla palla set (10-9). L'ha mancata, come anche le due successive, e alla quarta (13-12), incredibilmente, ha portato la sfida in parità.  

Nel terzo parziale il suo spunto è stato micidiale (6-2), ma Thainiyom, un altro che non scherza quando si tratta di lottare, ha recuperato ed è andato in testa (7-8). Parenzan ha di nuovo ribaltato la situazione, procurandosi due set-point (10-9) e concretizzando il secondo.

Nella quarta frazione il triestino ha insistito nella sua azione (4-1), è stato raggiunto (4-4), ha riassunto il comando (8-6) e sull'8-6 uno spigolo non gli è stato concesso dall'arbitro, che ha visto il tocco laterale. Di lì a poco è stata di nuovo parità (8-8) e Massimo Pischiutti ha chiamato timeout. Il thailandese ha conquistato un set-point (10-9) ed è approdato alla "bella".

L'azzurro non ha accusato il contraccolpo e ha cambiato campo sul 5-1. Dal 5-3 ha effettuato uno sprint fino a sette match-point (10-3). I primi tre sono sfumati e il quarto è stato quello del trionfo. Più forte di tutto e di tutto, Matteo superstar. Alla fine l'abbraccio con Pischiutti e in tribuna con mamma Valentina e papà Michele.

Le soddisfazioni, per l'Italia, sono proseguite con Giada Rossi. La pongista friulana si è qualificata per la finale di classe 2 e lo ha fatto nel modo più eclatante, superando per 3-2 (11-7, 11-7, 7-11, 9-11, 11-5) la brasiliana Catia Christina Da Silva Oliveira, che l'aveva eliminata in semifinale nell'ultima edizione della rassegna iridata e nei quarti alle Paralimpiadi di Tokyo 2020.

Oggi l'azzurra è stata fantastica a minare le certezze della sua avversaria, costringendola in più di un'occasione a ricorrere all'arma della disperazione, il servizio alto, che peraltro, almeno all'inizio, ha sortito i suoi effetti.

Partita indietro (0-3) Rossi ha recuperato e dal 4-5 ha piazzato un break di 4-0 (8-5), che l'ha proiettata verso la conquista del set. L'avvio del secondo parziale è stato in fotocopia (0-3) e la reazione della zoppolana veemente (6-3). Sullla palla set (10-7), alla battuta alta di Da Silva Oliveira ha replicato con un pallonetto lungo vincente. Capolavoro.

Alla ripresa del gioco, Giada è scattata avanti (3-1) e questa volta è stata la rivale a recuperare, ribaltando la situazione e dimezzando le distanze nel computo dei set. L'azione della sudamericana è proseguita nel quarto parziale e l'azzurra ha ribattuto colpo su colpo, rimontando da 6-9 a 9-9, ma cedendo gli ultimi due scambi.

Alla "bella" la pordenonese ha cambiato campo sul 5-2 e sul 6-4 Hwang Seunbit ha chiamato timeout. Al rientro al tavolo Giada ha allungato (9-4), procurandosi cinque match-point (10-5) e sfruttando il primo, per la gioia sua e dei familiari e tifosi presenti in tribuna.  

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