La II Conferenza degli Organi Territoriali CIP. “Obiettivo, raggiungere almeno 50.000 tesserati sportivi”

Il Presidente illustra le linee di indirizzo programmatico per il 2026 ai vertici locali

  • Categoria: Dal Comitato
  • Data: 28.10.25
  • Autore: Ufficio Stampa
La II Conferenza degli Organi Territoriali CIP. “Obiettivo, raggiungere...

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Si è svolta nel pomeriggio del 28 ottobre, presso la sede del CIP, la 2^ Conferenza degli Organi Territoriali del quadriennio 2025/2028.

Nel salutare i presenti, il Presidente ha sottolineato che in fase di stesura del bilancio di previsione 2026 la maggior parte delle decisioni programmatiche riguarda il Territorio, assoluto protagonista del movimento. Il primo argomento attenzionato riguarda le sedi territoriali, che oggi rappresentano una voce di costo onerosissima che il CIP non intende più sostenere, razionalizzando in questo modo e uniformando le varie situazioni. La soluzione è offerta dall’accordo che si sta definendo tra CIP e INAIL, il quale si impegna a cercare e offrire, ove possibile, gli uffici per le sedi CIP, anche in forma gratuita, come quella su Roma, presso l’EUR, per le federazioni paralimpiche. Questo garantirà un risparmio consistente sul bilancio del CIP, che progressivamente intende anche dismettere le sedi affittate da Sport e Salute.

Quanto al Centro di Preparazione Paralimpica del 3 Fontane, il Presidente comunica che è stato predisposto il piano di fattibilità programmatica ed economica del progetto relativo alla costruzione, secondo la cubatura disponibile, della foresteria, degli ambulatori fisioterapici, del palazzetto dello sport e degli uffici per le Federazioni paralimpiche. A regime, l’impianto, di cui il CIP ha chiesto il diritto di superficie, superando il regime di concessione, garantirà un incremento notevole delle entrate e la riduzione dei costi, soprattutto dopo l’efficientamento energetico dell’intero impianto.

Sul tema contributi al Territorio, il Presidente riferisce che sono stati triplicati quelli ordinari, destinati ai progetti extra INAIL, extra Formazione, extra Università e Unità Spinali, da realizzare necessariamente con ulteriori fondi provenienti dagli Enti locali.

L’obiettivo, sottolineato dal Presidente, è quello di allargare la platea non solo delle persone disabili avviate allo sport paralimpico, ma anche, e soprattutto, di coloro che si tesserano con le società sportive per proseguire il percorso sportivo attraverso la partecipazione alle manifestazioni ufficiali delle Federazioni e Discipline Sportive riconosciute.

L’auspicio è di raggiungere almeno 50.000 atleti disabili praticanti realmente attività sportivo-competitiva. Per le varie attività di formazione e territoriali ci sarà anche la possibilità di destinare fondi provenienti dalla Fondazione Roma, che sta approvando uno specifico progetto del CIP.

Quanto al tema formazione, che il CIP ritiene prioritario, De Sanctis comunica che l’Ente ha istituito il Centro Studi Università e Formazione, per tutte le iniziative di ricerca paralimpica, attinenti alle Università e alla didattica. Ci saranno figure specifiche, formate e competenti per lavorare con le scuole, le Università, le Associazioni, le Federazioni: ci sarà l'orientatore, il Disability manager, i tutor e l’educatore giovanile.

De Sanctis ha poi informato i presenti sulla firma di un importante documento sulla disabilità intellettivo-relazionale, per rendere più chiaro e coerente il percorso sportivo dei tesserati FISDIR, che d’ora in poi dovranno scegliere se gareggiare con IPC o con VIRTUS, seguendo una strada univoca, di anno in anno, diversamente da quanto accade oggi, quando molti atleti fanno doppi campionati mondiali italiani, europei e mondiali, con FISDIR, FINP e FISPES, generando confusione e in contrasto con i principi sportivi.

Da ultimo, il Presidente ribadisce ai presenti le deleghe dirette ai Presidenti dei Comitati Regionali: quelle per la firma degli accordi scolastici, le convenzioni con gli enti locali, con le ASL etcc. Al CIP nazionale restano le competenze dirette sulle Unità Spinali, le Università, la Formazione, relative all’avviamento allo sport.  

Dopo aver dato la parola a tutti i partecipanti, ascoltando ogni rappresentante territoriale sulle iniziative di propria competenza, sui fondi ricevuti o da ricevere dagli Enti locali, si reputa soddisfatto, chiudendo i lavori della Consulta.

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