Caironi Martina

Biografia

"Non ho dubbi, il vertice della mia carriera sono stati i 100m di Rio de Janeiro nel 2016: in gara stavo per perdere la protesi, uscivo da un periodo negativo, ricordo, dopo la gara, di aver pianto per venti minuti e il trucco colava, momenti incredibili". È una delle più grandi campionesse di atletica paralimpica della storia, qualcosa che mai avrebbe immaginato prima di cadere dal motorino, a 18 anni, e perdere la gamba sinistra all'altezza del femore. "Il mio rapporto con la bellezza? La protesi ormai caratterizza il mio essere, ho trovato il mio equilibrio e credo che la bellezza sia un fatto interiore, dipende da come vivi il mondo, come sei, come ti mostri. Parte da dentro". "Energia pura, divertimento, adrenalina, spirito di competizione, fare sport mi permette di sentirmi ogni giorno abile, forte e di superare la mia disabilità con orgoglio e passione”. Parigi sarà la sua quarta Paralimpiade, "vado con l'aspettativa di fare del mio meglio e tenere alto il livello agonistico, l'attenzione mediatica che vivrò non mi mette a disagio, so il ruolo che rivesto e so l'importanza di quei riflettori per tutti i futuri atleti che a noi si ispireranno". Sicuramente in cuffia sentirà note reggae, prima di scendere in pista, e poi, "L'obiettivo sarà replicare il podio tutto azzurro di Tokyo, anche se le avversarie stanno crescendo a vista d'occhio".