Biografia

Tutto è iniziato per caso, quando le proposero di fare una prova nella società Freemoving e da allora Giorgia e l’atletica non si sono più lasciate: “Ho scoperto che mi piace – racconta la giovane atleta - Tanto che l’atletica è diventata una vera passione per me”. Da piccola Giulia sognava di diventare una grande pallavolista fino a che, all’età di 8 anni, ha scoperto di avere una malattia genetica rara che porta alla progressiva perdita della visita. “Per un po’ di anni le cose non sono cambiate molto per me – racconta -. Avevo qualche difficoltà ma non ci pensavo più di un tanto. Tre anni fa la mia vista però è peggiorata drasticamente, al punto di non permettermi più neanche di poter proseguire a giocare a pallavolo. Non riuscivo più a vedere la palla e seguire il gioco. Ho quindi conosciuto la Freemoving ed è lì che ho scoperto la mia passione per l’atletica. Una passione che mi ha dato nuovi stimoli”. Al punto che adesso Giulia se pensa a un sogno nel cassetto non ha dubbi: partecipare alle Paralimpiadi e di dimostrare, soprattutto a sé stessa, di poter superare i limiti della sua disabilità e trasformarla in un punto di forza. “Mi sento super orgogliosa di indossare la maglia della nazionale e di partecipare per la prima volta agli EPYG – dice -. È un traguardo per me importantissimo a cui tenevo molto. Ci metterò cuore, grinta e impegno”.