Biografia

A tre anni per puro caso si avvicina all'hockey: “Il mio vicino di casa era un allenatore e così sono finito in pista a giocare”. Della sua disciplina apprezza in special modo il misurarsi con avversari di livello internazionale. Per farlo, però, bisogna stare molto in giro per il mondo e “questo è l’aspetto che mi convince meno del mio sport, anche se poi stare in compagnia della squadra mi fa stare bene”. Giocatore di hockey già prima dell’incidente (che gli ha causato l’amputazione della gamba destra), per lui non è stato difficile convertirsi a quello paralimpico: “La mia esperienza è stata utile per entrare nella squadra di para ice hockey. È stato tutto molto veloce”. Dominik Paris è l’atleta che usa come modello di riferimento nella sua vita sportiva “perchè in pista è veramente una roccia, uno che non ha timore a buttarsi giù nelle discese. È fantastico!”. Appassionato di cinema, cita Two and half man quale serie Tv fissa nella sua personale playlist e John Wich, film interpretato da Keanu Reeves, in cima ai suoi preferiti del grande schermo. I suoi ospiti a cena, da buon altoatesino, avrebbero una scelta quasi obbligata nel menu: “Crauti e salsiccia, facile”. “Le Paralimpiadi davanti al nostro pubblico nel 2026 saranno un evento speciale”. È questo il suo pensiero su quanto accadrà tra quattro anni, quando Milano-Cortina aprirà i battenti al mondo.